Tutto come da copione o quasi a Barcellona per l’Oregon Team. L’ultimo dei sette appuntamenti dell’International GT Open che si è disputato nel fine settimana appena concluso sul circuito spagnolo di Montmeló, ha visto nuovamente protagonista l’equipaggio formato da Pierre-Louis Chovet e Maximilian Paul, che hanno portato a termine la stagione con una pole (quella conquistata da Paul nella seconda sessione di qualifica) e il terzo posto messo a segno con la Lamborghini Huracán GT3 EVO2 numero 63 nella prima delle due gare del week-end.
Una stagione 2023 che ha visto Chovet e Paul conquistare quattro vittorie, centrando il successo all’Hungaroring e poi al Paul Ricard, a Spielberg e Monza. A questi vanno aggiunti anche tre terzi piazzamenti, l’ultimo dei quali ottenuto proprio sul tracciato catalano. Ma anche le quattro pole di Paul e le tre di Chovet. Una stagione tuttavia condizionata anche dalla caotica gara di Spa, dove il susseguirsi degli eventi hanno fatto perdere punti sicuramente importanti al binomio della squadra guidata da Jerry Canevisio e Giorgio Testa, e dalla difficile trasferta inaugurale di Portimão. Alla fine Chovet e Paul hanno concluso quarti in campionato, anche se a soli cinque punti dalla leadership della classifica.
A Barcellona, dopo che Chovet ha stampato il settimo responso nel primo turno di qualifica di sabato, in Gara 1 il francese ed il suo compagno di squadra sono riusciti a compiere una rimonta che li ha appunto portati a centrare il terzo posto, rimanendo fino all’ultimo in gioco per il titolo.
In Gara 2, avviandosi davanti a tutti, Paul è invece sfilato subito al comando. Poi la safety car, a causa di un contatto generatosi nelle retrovie. Il tedesco ha mantenuto la prima posizione fino al momento dei pit-stop, che ha effettuato a 32 minuti dal termine. Chovet è però tornato in pista più attardato, complice l’handicap time, dando vita nelle prime battute a un duello con la Mercedes di Albert Costa e alla fine tagliando il traguardo quinto.
Doppio ritiro invece per l’altra Lamborghini dell’Oregon Team divisa da Daan Arrow e Pietro Perolini, con l’olandese che in Gara 2 si era avviato bene dalla terza fila, prima del definitivo stop nelle fasi conclusive, dopo avere lasciato il volante all’italiano.
